LAPIS & NOTES APPUNTI PER L’INNOVAZIONE
Riprende l'appuntamento mensile con la nostra rubrica Lapis&Notes.
Imparare dal passato, muoversi verso il futuro, agire con uno scopo nel presente.
Lead from the future di Mark W. Johnson e Josh Suskewicz.
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Diversi anni fa abbiamo svolto in Italia alcuni colloqui con le aziende che per prime si affacciavano alla disciplina della Market & Competitive Intelligence: aziende prevalentemente di medie e grandi dimensioni, meno della metà con una funzione o una persona dedicata alla MCI. Molto più spesso l'attività di MCI della quale già alcune aziende percepivano il valore, veniva affiancata ad altre funzioni aziendali: nella maggioranza dei casi, alle Ricerche di mercato per completare con informazioni qualitative i dati di vendita del portafoglio aziendale e dei concorrenti; in altri casi, la MCI era collocata nel Business Development per identificare nuove opportunità di licensing e acquisizioni o ancora nella funzione Brevetti, soprattutto nelle aziende tecnologiche e con una forte funzione di Ricerca e Sviluppo.
L’internet delle cose rende possibile la raccolta di un numero elevatissimo di dati preziosi per chi si occupa di marketing.
Si pone però la questione su quali dati sia veramente importante misurare e in che modo, affinché non siano solo accattivanti in una relazione ma effettivamente utili per gli obiettivi dell’azienda.
Guardare il quadro del mercato nella sua completezza, senza concentrarsi sul singolo aspetto numerico, permette di legare la misurazione e l’interpretazione dei dati agli obiettivi dell’azienda.
Nel mondo del business di oggi, ogni attimo di debolezza può essere l’occasione buona per essere cucinati a puntino e diventare la portata principale del banchetto al tavolo della concorrenza.
Esaminiamo i principali motivi per cui un’azienda potrebbe diventare il porcellino grasso sul vassoio d’argento, assieme a dei consigli per rimanere fuori dal menù!
L'innovazione raccontata da Marco Montemagno attraverso le storie di alcuni personaggi (in questo caso, Jack Ma, fondatore di Ali Baba) che hanno inciso o stanno incidendo nella nostra vita quotidiana attraverso oggetti, piattaforme, software o anche semplicemente idee.
Fonte: www.repubblica.it
Dal rapporto Export 2018 edito da Sace, "Keep calm & Made in Italy", emerge come ci siano molte opportunità per l'export italiano nei prossimi anni, nonostante le incertezze più o meno note a chi opera nel settore.
Secondo il rapporto, dopo una performance brillante nel 2017 con una crescita di 31 miliardi di euro nell’export di beni, pari al 7,4% rispetto all’anno precedente, le esportazioni italiane continueranno ad avanzare quest’anno del 5,8% e del 4,5% medio nel triennio 2019-2021.
Secondo una ricerca recentemente svolta da Idealo sul mercato dei wearable devices in Europa, negli ultimi anni gli internauti hanno prestato un’attenzione crescente e costante verso gli smartwatch, grazie anche alla spinta data dai prodotti di ultima generazione.
Secondo quanto emerso a #NetCommForum 2017, l’Italia è il quinto mercato in Europa nel settore del commercio digitale: nel 2016 gli acquisti online hanno toccato i 19,6 miliardi, più 32% rispetto al 2015. Su una percentuale pari al 68% degli utenti che regolarmente utilizzano internet, il 34% effettua acquisti online.
La diffusione di auto elettriche si sta sviluppando sempre più, in alcuni Paesi più che in altri. Per riuscire a contenere il riscaldamento medio del pianeta sotto i due gradi, come proposto dall'accordo di Parigi sul clima, è necessario che entro 20 anni si arrivi a 600 milioni di auto elettriche al posto di quelle a benzina e gasolio. Oggi le auto elettriche sono appena 2 milioni, lo 0,2% del totale.
Non sempre è facile trovare dati di mercato affidabili e puntuali. Internet può essere certamente una base di partenza ma per andare più in profondità nella ricerca e fornire risultati validi è necessario utilizzare strumenti di ricerca e banche dati di comprovata esperienza.
Strategie & Innovazione è responsabile della distribuzione di Profound.com e MarketResearch.com in Italia: le due piattaforme mettono a disposizione delle aziende un vasto numero di studi pubblicati da numerosi e differenti istituti di ricerca internazionali, come ad esempio: Global Industry Analyst, Datamonitor, Frost&Sullivan, Mintel, Freedonia Group, Economist Intelligence Unit, Euromonitor e altri ancora.
Secondo quanto emerso a Interpack 2017, la fiera dedicata all'imballaggio che si è tenuta in Germania, il mercato del packaging nel settore alimentare e farmaceutico è in crescita e dovrebbe continuare a registrare un trend crescente almeno fino al 2020, grazie alla crescita della popolazione, ai cambiamenti nella composizione del nucleo familiare (crescita delle persone single, abitazioni sempre più piccole) e a un diverso comportamento del consumatore che preferisce un packaging in grado di offrire un'esperienza coinvolgente (e farlo divertire nell'acquisto).
Nell'evento che si terrà il 30 e 31 maggio a Milano, "A roadmap to create effective strategic and innovation plans", il Dr. Rob Phaal, Principal Researcher di Centre for Technology Management - Institute for Manufacturing (IfM) dell'Università di Cambridge, approfondirà insieme a noi il modello di Strategic Roadmapping (d'ora in poi, SRM), che mette in relazione le risorse interne dell’azienda (tecnologie, competenze, prodotti, risorse, sistemi, organizzazione) con le esigenze del mercato. Siamo stati i primi a portare in Italia questa metodologia, propria di IfM, con il quale collaboriamo da oltre un decennio, sia in ambito operativo che formativo.
Anche se non fate parte della funzione delle Vendite vi sarà sicuramente capitato, almeno una volta nella vita, di vendere un'idea, di promuovere l'attività di un gruppo o addirittura voi stessi. Pensate ai colloqui di lavoro, alle presentazione di un vostro progetto al top management o alle conference call con i vostri clienti.
L'azione "vendere" è sempre stata presentata nella sua accezione più negativa, ovvero "spingere qualcuno a comprare qualcosa che non vuole, di cui non ha bisogno o che non si può permettere".
Secondo una connotazione più propositiva, vendere significa "muovere qualcuno all'azione" e dovrebbe essere parte integrante della nostra vita professionale.
Come migliorare le proprie capacità di vendita? Cosa bisogna dire "prima"?
Nella vita quotidiana, così come nell'attività lavorativa, ci troviamo spesso davanti a un bivio e a decisioni da prendere. Alcune non sono rilevanti, altre invece sono critiche e cambiano radicalmente la nostra vita o il corso dell'azienda. La strategia infatti è composta da una serie di decisioni che plasmano il futuro dell’azienda
Quante decisioni importanti hai già dovuto prendere, con quali conseguenze?
Come sono state prese, quante sono state vincenti?
Recentemente mi sono imbattuta in un articolo che riprende la teoria dei cicli competitivi, attualizzandola in un contesto di economia digitale.
Il concetto dei cicli competitivi fa riferimento ad un moto circolare: il punto di partenza di ogni ciclo è lo status quo del settore, all’interno del quale le aziende si confrontano e si sfidano.
In questa condizione competitiva, le strategie e leve utilizzate sono pensate per un gioco di posizione, il cui scopo principale è spartirsi il mercato, riequilibrando di volta in volta, a seconda del successo della manovra, le quote tra i concorrenti.
Saper ricercare le informazioni corrette in tempi rapidi ma...su quali fonti?
Oggi c'è solo l'imbarazzo della scelta delle fonti d'informazioni, in termini di numerosità s'intende: a volte però si corre il rischio di non saper selezionare le fonti in base alla qualità, alla tempistica di aggiornamento e alle proprie necessità (di risorse e di budget).
L'articolo che segue ci guida fra le maggiori fonti di ricerca e ci aiuta a rispondere in modo più mirato alle esigenze informative che ci vengono sottoposte. In questa newsletter saranno trattate le fonti secondarie mentre il prossimo mese analizzeremo quelle primarie.
Continua il nostro viaggio attraverso le fonti d'informazione: questo mese approfondiremo le fonti primarie. Se vuoi leggere anche le fonti secondarie clicca qui.
What Is Primary Data?
Segnaliamo un articolo pubblicato su LinkedIn da Craig Fleisher, nostro "collega" nell'ambito della MCI in ambito accademico e internazionale. Secondo l'autore, l'obiettivo di un'analista di Market & Competitive Intelligence è generare "insight", ovvero intuizioni e nuovi punti di vista sull’ambiente competitivo e di mercato. Impresa ardua nella vita di un'analista!
Alla maggior parte di voi sarà capitato di comunicare i risultati di un'analisi e di ricevere alcune di queste risposte dai vostri clienti:
"Non c'è niente di nuovo in ciò che dici"
Spesso si sente parlare dell'importanza di avere un sistema di Early Warning (d'ora in poi, EWS) efficace, in grado di aiutare le aziende a cogliere le opportunità del mercato e a reagire alle minacce in modo tempestivo.
L'obiettivo di un EWS è offrire una metodologia sistematica per individuare i cambiamenti del settore e l'impatto delle forze esterne: concorrenti attuali, potenziali entranti, fornitori, clienti, nuove tecnologie e più in generale l'ambiente sociale, politico ed economico.
Un report edito recentemente da PwC evidenzia un tema da sempre fondamentale per la Competitive Intelligence: il gap tra le informazioni che sono ritenute importanti e critiche per le decisioni aziendali e l'adeguatezza delle informazioni ricevute.
Secondo il 22esimo Annual Global CEO Survey, purtroppo questo divario non si è colmato nell'ultimo decennio, nonostante gli investimenti effettuati dalle aziende in tal senso.